Il pelo morbido e setoso, gli occhi che variano dal blu cielo al blu intenso: sono questi i segni di riconoscimento del gatto ragdoll. Gli occhi in particolare calamitano l’attenzione dei fan e dei non fan di questa razza, donano un aspetto dolce e misterioso al felino, si presentano ovali, grandi e un po’ obliqui, incastonati su un viso dalla forma allungata, con un mento pronunciato.
La testa è larga e tonda, ben si assembla al fisico possente, con orecchi che partono larghe e finiscono arrotondate. Le zampe sono piuttosto larghe e muscolose, atletiche, anche se lui, il gatto, molto atletico non è. Il mantello è peculiare: attira carezze qualsiasi sia la sua tinta.
Il pelo può essere lungo o semilungo ma è più corto sulle zampe mentre sul collare diventa particolarmente voluminoso. La coda è moderatamente pelosa ma i piedi hanno ciuffetti fra un dito e l’altro e sul muso compare una “V” bianca, rovesciata e simmetrica fra gli occhi.
Un’altra particolarità del gatto ragdoll è la “gorgiera”: un collare di pelo fitto che cinge il collo fino a formare un “giubbetto” che spesso resta folto e vaporoso anche nel periodo estivo. Fin da cucciolo si può capire quando un ragdoll rientra negli standard: basta controllare il disegno del mantello che deve essere il più possibile uniforme, sia sui guanti sia sulla maschera della testa.
I colori ammessi e registrati sono: seal point, blue point, chocolate point, liliac point. Poi, ci sono anche esemplari guantati, vale a dire esemplari con la punta delle zampe bianca o pezzati di bianco (mitted).